Benedetta Scuderi, membro dell'esecutivo dei Verdi Europa Verde di Milano
Maggio 2020, ottobre 2020, febbraio 2021, non sappiamo ancora quando, ma un giorno nel prossimo futuro gli amministratori e i governatori su scala mondiale si ritroveranno a reinventare città, regioni e stati, e a riscrivere la storia post-Covid19. Per quanto arduo e doloroso questo possa essere ci offre però una possibilità: pensiamo al passato e rimodelliamo il futuro, ricostruiamo il sistema dalle fondamenta ora che l’edificio è crollato. Per farlo si possono scegliere diversi percorsi.
L’Olanda ad esempio pare abbia deciso di intraprendere una via di chiusura, poco solidale che avrà gravi ripercussioni per molti stati nonché per l’Europa in sé. Allo stesso tempo, però, la sua capitale preferisce una strada diversa, che mette la comunità al centro. La città di Amsterdam con largo anticipo ha deciso come sarà la Amsterdam post Covid, scegliendo di adottare il modello economico della ciambella. Ciò non vuol dire che passeranno dalle chips alle ciambelle, ma che baseranno l’amministrazione della città sul sistema prospettato da Kate Raworth nel suo libro “L’Economia della Ciambella – sette mosse per pensare come un economista del XXI secolo”. Ma cos’è la ciambella e perché sceglierla? La ciambella è un modo di vedere e comprendere i diversi aspetti del contesto in cui viviamo, per permetterci di non perseverare nell’utilizzo di strutture che si sono rivelate incapaci di soddisfare i bisogni della cittadinanza all’interno dei limiti del pianeta. La ciambella ha dei limiti e dei vuoti, ed è così che nel buco si colloca la fascia di popolazione i cui bisogni non riescono ad essere soddisfatti. La parte esterna della ciambella rappresenta il limite invalicabile per non depauperare le risorse del pianeta. L’anello centrale è la “parte buona”, l’impasto, dove i bisogni dei cittadini e del pianeta sono soddisfatti. Ma perché parlarne? Ne parliamo perché è importante, ne parliamo perché Milano, la nostra movimentata, indaffarata e laboriosa Milano, avrà tanto da ricostruire domani e non potrà farlo senza analizzare gli errori del passato, senza ammettere che troppo e per troppo tempo è stato lasciato fuori dall’anello centrale della ciambella. Ne parliamo perché quando ci si trova ad affrontare inquinamento, cambiamenti climatici, sanità, lavoro, casa, aree verdi, periferie, ecc., non possiamo farlo singolarmente, ma dobbiamo necessariamente trovare una struttura che ci guidi attraverso un cambiamento sistemico. E allora, se quella struttura esiste, perché non seguirla?
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